Avifauna e disturbo aereo

Avifauna e disturbo aereo



Informativa della Fondazione Bolle di Magadino, 14 gennaio 2020

Domanda di approvazione dei piani per l’aggiornamento delle infrastrutture operative civili (PAIOC) per l’aerodromo di Locarno-Magadino (tra cui allungamento del 20% della pista in asfalto) e nuovo regolamento d’esercizio.

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La Fondazione Bolle di Magadino, quale ente preposto alla gestione della riserva naturale, esprime forte preoccupazione riguardo a questo progetto, che mette in discussione la convivenza tra la riserva naturale e l’attività dell’aerodromo.

Infatti le misure volte a mitigare e anche ridurre l’impatto negativo degli aerei sopra le Bolle sono vanificate dal potenziamento delle strutture e dalla conservazione delle tipologie più impattanti e più soggette a collisioni accidentali con l’avifauna: i jet. Per questo vanno preclusi a Locarno.

Nello strumento pianificatorio (scheda PSIA 2014) non si è voluto affrontare questa tematica cruciale, rimandando alla procedura d’autorizzazione d’approvazione dei piani in pubblicazione ora.

Dal 2014 a oggi, sono stati approfonditi diversi aspetti e si è iniziato in modo regolare ad allontanare attivimente (botti e petardi) gli uccelli dal sedime dell’aerodromo.

I documenti presentati dal progetto in pubblicazione oggi, ignorano le conseguenze che le necessità di sicurezza faranno pesare sugli uccelli, in un’area in cui la promozione della conservazione degli stessi assume un’importanza nazionale e perfino internazionale. Per questa ragione non vanno autorizzati né il progetto di allungamento del 20% della pista, né il regolamento d’esercizio così come presentato.

Due episodi recenti illustrano bene a nostro avviso la delicata questione e le situazioni paradossali che si creano minimizzando le problematiche:

Agosto 2018:  il più grande gruppo di cicogne bianche osservato in Svizzera fa sosta alle Bolle di Magadino e va ad alimentarsi sui prati dell’aerodromo appena falciati. Al mattino viene spaventato e allontanato con petardi esplosivi e luminosi dal personale dell’aerodromo preposto al birdcontrol. Semplice routine d’esercizio e nessuna emergenza, l’eccezionalità dell’evento non è stata percepita. Le cicogne si divideranno in due gruppi e prenderanno direzioni opposte.

Agosto 2019:  un operatore qualificato dell’aerodromo (nonché investigatore per il SISI) fotografa un accoppiamento di cervi sui prati dell’aerodromo e lo posta su facebook indicando come l’aerodromo sia un’area di pace e tranquillità per gli animali, struttura integrata con la riserva. Il giorno dopo, per motivi di sicurezza, la direzione dell’aerodromo fa intervenire i guardiacaccia per eliminare la coppia di cervi.

La presenza degli aerei a reazione a Locarno (1% dei movimenti) è talmente problematica per l’avifauna e a causa dell’avifauna, che con la sola preclusione di questa tipologia si risolvono buona parte dei problemi inconciliabili, conservando il 99% delle attività attuali.

L’importanza nazionale (e internazionale) dei valori naturalistici è sicuramente superiore al ruolo regionale del campo di aviazione e si tratta di tutelare questo valore della riserva delle Bolle a lungo termine.

Se per le altre tipologie di velivoli che rimangono a Locarno (99%), un compromesso è secondo noi possibile, per i jet, qualora dovesse succedere un incidente, si imporrano misure di sicurezza ancora più performanti e impattanti sull’avifauna.


Comunicato stampa, mercoledì 22 agosto 2018

Più di 300 Cicogne bianche sul Piano di Magadino ma allontanate dalle Bolle

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21.08.2018, ore 07:15 - I petardi esplosivi lanciati dagli addetti dell’aerodromo fanno scappare le Cicogne. (Per gentile concessione di Martina Spinelli, ProNatura Ticino)

Nel corso della giornata di martedì uno stormo di cicogne bianche in migrazione ha fatto sosta sul Piano di Magadino. Naturalmente attirate dalla riserva delle Bolle di Magadino, ricca in prede per nutrirsi, si sono fermate nei prati dell’aerodromo di Locarno-Magadino.

In quest’area non sono le benvenute e sono state sloggiate dagli addetti del campo d’aviazione tramite petardi lanciati appositamente (vengono chiamate misure di “birdcontrol”), come documentato da diversi testimoni.

Infatti le Cicogne e altre categorie di uccelli sono un rischio concreto per i piloti (il cosiddetto “Birdstrike”). Le direttive internazionali in materia di sicurezza di volo indicano chiaramente che va evitata la costruzione di aeroporti in prossimità di zone attrattive per gli uccelli. Le piste di Locarno-Magadino sono in piena aerea protetta...

Il rischio più grande è per i piccoli jet (a Magadino oggi sembra ne rimanga uno, ma possono atterrarne altri). Per fortuna fino ad oggi non si sono verificati incidenti gravi, ma se dovesse succedere è già chiaro che le autorità aeroportuali dovranno inasprire le misure di allontanamento degli uccelli.

La Commissione Scientifica della Fondazione Bolle di Magadino da anni segnala questo problema di convivenza, poiché molto preoccupati delle possibili conseguenze sulla riserva. Purtroppo il problema è da sempre stato minimizzato dai responsabili.

Nel 2016 la Commissione Scientifica ha dovuto chiedere una perizia a due esperti internazionali i quali hanno confermato la pericolosità dell’aerodromo Locarno-Magadino riguardo al rischio potenziale di incidenti con gli uccelli.

Da allora, di fronte all’evidenza dei fatti, i responsabili dell’aerodromo hanno cominciato ad allontanare attivamente gli uccelli dalle piste, senza autorizzazione nè coordinamento con gli esperti delle Bolle.

A precise richieste di procedure di autorizzazione e di coordinamento da parte della Fondazione e delle Associazioni svizzere per la protezione della Natura non si è mai entrati in merito.


Comunicato stampa, 17 dicembre 2014

Approvazione del Consiglio federale della scheda PSIA aerodromo di Locarno


Il Consiglio della Fondazione Bolle di Magadino prende atto dell’approvazione della scheda PSIA per l’aerodromo di Locarno.

Ad una prima lettura sembra che le osservazioni fatte dagli specialisti non siano state prese in considerazione e questo potrebbe condurre a conseguenze negative per la riserva (vedi pravviso della Commissione Scientifica Bolle di Magadino, comunicato stampa del 19.4.2013).

La Fondazione si adopererà affinché il regolamento di esercizio che dovrà essere preparato nei prossimi anni, elimini questi impatti negativi. Il progetto di allungamento della pista attuale e la nuova illuminazione sono dei punti in contrasto con gli obiettivi di protezione della riserva.

Compito della Fondazione è di garantire le funzioni ecologiche della riserva naturale Bolle di Magadino, un’area protetta di interesse nazionale e internazionale per la conservazione degli uccelli, affinché questo ruolo perduri nel tempo.

Rapporto estratto dal Bollettino della Società ticinese di scienze naturali - 100, 2012, pp. 171 - 191 (ISSN 0379-1254) PDF ∣ 2.2 MB

Articolo estratto dalla rivista ornitologica "Avinews"
Edizione: Aprile 2017, p. 8
Editore: Stazione ornitologica svizzera,
CH-6204 Sempach
File PDF (100 KB)


Comunicato stampa, 19 aprile 2013

Previsioni di sviluppo dell'aerodromo di Locarno conflittuali con la riserva delle Bolle

La Commissione Scientifica della Fondazione Bolle (CS FBM) si esprime in merito alla scheda pianificatoria riguardante l'aerodromo di Locamo Magadino, messa in consultazone dall'Ufficio federale dell'aviazione civile.

Gli obiettivi della Commissione Scientifica (CS) sono la salvaguardia a lungo termine delle funzionalità ecologiche che la riserva naturale delle Bolle di Magadino assume e svolge oggigiorno. Ricordiamo che la riserva è riconosciuta e definita di importanza nazionale e persino internazionale (Convenzione di Ramsar).

Già con la situazione attuale esiste un problema di impatto negativo dell'attività aviatoria sull'avifauna della riserva. Da un lato le potenzialità degli habitat della riserva vengono meno a causa dei passaggi ravvicinati e a bassa quota di velivoli con forte impatto (jet e elicotteri), d'altra parte i continui movimenti di aeromobili, anche piccoli, provoca un disturbo cronico.

Uno studio specifico svolto nel 2002-2003, con un tetto di sorvoli della riserva in quegli anni di non oltre 47'000 movimenti annui (lo PSIA prevede fino a 65'000 movimenti annui), ha potuto accertare in modo statisticamente significativo che questo disturbo incide negativamente sugli uccelli migratori.

Malgrado questi fatti, con la scheda PSIA in consultazione, si constata che di fatto l'Ufficio federale dell'aviazione civile apre le porte a un potenziamento delle attività dell'aerodromo, senza tener conto o persino minimizzando i problemi tutt'oggi esistenti.

Preoccupante e inaccettabile è anche il mancato riferimento alla problematica del rischio di incidenti causato dagli uccelli (birdstrike).

La CS FBM ritiene incompatibili gli interventi pianificati nella scheda PSIA così come presentata con gli obiettivi di protezione della riserva delle Bolle di Magadino. Si chiede che le misure atte a mitigare e contenere gli impatti negativi dell'attività aviatoria vengano previsti già per la situazione odierna, prima di qualsiasi ulteriore analisi di interventi infrastrutturali riguardanti le piste, gli hangar e l'impianto di illuminazione.


Bird strike Che cosa è?

Quando un uccello entra in collisione con un aeromobile in volo può provocare dei danni importanti che possono essere all’origine di incidenti gravi per i piloti e i passeggeri. Il rischio di collisione è determinato dal tipo di aereo (specialmente velocità dell’apparecchio).

Le tipologie di aeromobili più a rischio di incidenti gravi sono i piccoli jet e specialmente nelle fasi di decollo e atterraggio (sotto i 120 m di quota).

Non tutti gli uccelli sono pericolosi ma di alcune specie è nota la pericolosità potenziale (gabbiani, stormi di Stornelli, uccelli di grossa taglia in generale).

In tutti gli aeroporti del mondo questo problema è considerato e dove presente potenzialmente, vengono prese delle misure per allontanare gli uccelli pericolosi.

Interventi simili in una riserva naturale come le Bolle, protetta specialmente per la presenza degli uccelli, non sono sostenibili. Officializzare e aumentare i movimenti di piccoli jet all’aerodromo di Magadino-Locarno (scopo dell’allungamento della pista in progetto) mette in discussione la convivenza a lungo termine tra riserva naturale e aeroporto.

Con la situazione odierna il tasso di collisioni effettive è molto contenuto. I collegamenti a video YouTube (segnalati sotto) mostrano alcuni esempi di conseguenze da bird strike e sono segnalati a titolo informativo (non riferibili alla situazione attuale all’aeroporto di Magadino-Locarno).