La gestione a sfalcio
Si noti come l’intervento di gestione diventi un elemento integrante dell’evoluzione degli ambienti, assumendo un ruolo che non era previsto negli obiettivi iniziali.
Dagli anni ’80 si pratica uno sfalcio autunnale-invernale delle superfici occupate dai cariceti e lischeti. L’estensione annuale dello sfalcio è dettata dal livello del lago, che rende possibile o meno l’accessibilità alle quote inferiori. Si usa un trattore leggero con rullo macinatore e il materiale falciato viene raccolto ed allontanato.
Molto interessante quindi la possibilità di avere a disposizione un territorio in cui per un periodo relativamente lungo si è praticato una gestione regolare e costante (intervenuto dopo un ventennio di abbandono completo).
I rilievi floristici eseguiti a partire dagli anni ’60 restano degli indicatori ecologici abbastanza interessanti (alle Bolle la tradizione naturalistica è soprattutto ornitologica e comunque l’avifauna è tenuta nella stessa considerazione per le decisioni di gestione); e in questa sede ci sembra un gruppo interessante per dimostare la situazione gestionale delle Bolle (Klötzli 1963, Meyer-Grass 1976, Meyer-Grass 1981-1985, Meier & Donati 1992, Tommasini 1998).